Il 1° luglio un gruppo di 27 persone, tutti amici e collaboratori del PROGETTO LETTONIA, si è dato appuntamento all'aereoporto di Fiumicino ed è partito per raggiungere il Baltico. Principale desiderio era quello di conoscere il Centro del Movimento che le Oblate Apostoliche Pro Sanctitate hanno ufficialmente inaugurato nel mese di marzo del 2006, per conoscere le persone che vi lavorano e le attività che si svolgono. Naturalmente il viaggio è stata anche un'occasione per conoscere quei luoghi da molte persone decantate come pieni di verde, di pianure, di tradizioni, di storia. Per non parlare poi della grande madre Russia: abbiamo raggiunto anche la città di San Pietroburgo nota per il suo splendido passato e le sue ricchezze artistiche. Ma dobbiamo procedere in ordine e, spero di riuscire a raccontare almeno le cose più importanti e inserire anche alcune foto da noi scattate.Il nostro gruppo era molto vario e proveniente non solo da Roma ma anche da Recanati, Tivoli, Caserta e Grottaferrata e la più giovane, la nostra mascotte, aveva 16 anni. La prima meta è stata la Lituania con la sua leggendaria storia legata al fondatore Gediminas, alla capitale Vilnius, cittadina antica e moderna, con il favoloso castello di Trakai sul lago. Molto verde, distese enormi e tanti laghi. Poi l'immagine ancora molto viva nei nostri occhi e nel nostro cuore della Collina delle croci, vicino Siaulai, ricca di migliaia di croci di ogni tipo e ogni grandezza poste a ricordo di avvenimenti religiosi, politici e storici indelebili. Che silenzio su quella collina dove solo il vento si sentiva soffiare tra le croci svettanti nell'azzurro cielo!
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Lasciata la Lituania siamo entrati in Lettonia e il primo monumento che abbiamo ammirato è stato il Castello di Rundale, chiamato anche il palazzo d'inverno della lettone. Questo favoloso palazzo venne fatto costruire, dal granduca della Curlandia, da un prestigioso architetto italiano che già era in attivo in Russia: Bartolomeo Rastrelli che ritroveremo artefice dei palazzi più importanti di San Pietroburgo.Quanto fasto, quanta ricchezza, quanta storia. E pensare che quasi tutto il palazzo andò distrutto durante la seconda guerra mondiale ! Praticamente quello che avevamo appena visto non era altro che l'intera ricostruzione, precisa in ogni particolare. Dopo questa visita siamo arrivati a Riga, capitale della Lettonia. Riga è davvero una grande e bella città, anche qui tanti stili architettonici si fondono con disinvoltura e nell'insieme non disturbano , l' abbiamo ammirata dall'alto della cupola della Chiesa di San Pietro, alta più di 150 metri. Abbiamo visitato il quartiere costruito alla fine dell'800, nel periodo chiamato dell'Art Noveau, uno tra i più belli e meglio conservati d'Europa; la parte vecchia con la Casa delle Teste Nere, la chiesa di San Giovanni, la polveriera e le tre sorelle, edifici risalenti all'inizio del 1600. Tagliata in due dal fiume Daugava, Riga appare una città signorile e festosa anche perchè in quei giorni iniziava il Festival Internazionale di Musica. Solennemente ci siamo recati poi nel Centro dove ci attendevano le Oblate, Liliane e Rita; è situato dopo il parco cittadino, in una zona nuova come si vede dallo stesso palazzo.
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L'incontro con le Oblate è stato semplice e improntato alla familiarità e fraternità. Ci siamo riunite nel grande salone ed abbiamo ascoltato Liliane che ci presentava, in poche parole, le attività che stanno svolgendo in collaborazione con i vari appartenenti al Movimento, attività che spaziano geograficamente perchè non sono solo in Lettonia ma anche in Lituania, Bielorussia e ... attendono anche il momento propizio per andare anche in Russia. Poi abbiamo parlato delle realizzazioni del PROGETTO LETTONIA, del libro LA SANTITA' tradotto in lingua lettone e russa, del viaggio in Australia che loro si apprestano a fare per la Giornata Mondiale dei Giovani. I nostri amici del PROGETTO si sono molto interessati ponendo diverse domande sul loro inserimento nella Diocesi, sulla lingua, sulle difficoltà che incontrano, ecc.
Poi siamo passati al momento ricreativo, naturalmente musicale. Una giovane lettone, Agnese, ci ha suonato uno strumento tipico del luogo, il kukle, simile alla cetra, e ci ha deliziato con musiche tipiche. Nello stesso giorno, la mattina, alcuni di noi sono andati al Centro per ascoltare la Messa: l'unico sacerdote disponibile era un polacco, che ha celebrato la Messa in russo a noi italiani nel Centro di Riga. Quante lingue ma ...nessuna confusione perchè lo Spirito quando parla al cuore è sempre molto comprensibile! Il PROGETTO LETTONIA ha portato in dono una casula bianca tutta ricamata a mano, bel dono che ci ha fatto Ety di Roma, amico del PROGETTO che non è potuto venire per motivi familiari.
Al termine della serata siamo andati tutti a cena in un tipico ristorante del centro storico dove abbiamo continuato a cementare la nostra amicizia-fraternità.
Il giorno dopo siamo partiti per l'Estonia alla volta della capitale, Tallin. E' una città completamente medioevale, con tante torri che la circondano con la tipica copertura a cono rossa. Le sue vie sono ricche di negozi, bancarelle, ristoranti, fiori; si incontrano ovunque carretti trasportati da giovani ragazze con tipici abiti medioevali.... si respira un'aria quasi campagnola, semplice. Le case sono colorate con tetti a gradoni o spioventi. Bello il panorama: a soli 80 chilometri c'è la città di Helsinki e infatti tanti finlandesi s'incontrano per le strade. Nell'ultima cittadina dell'Estonia, Narva siamo arrivati al confine . Fino a quel momento non avevamo mai avuto occasione di fermarci ad una frontiera, vedere una bandiera sventolare ed esibire un nostro documento, perchè eravamo nell'Unione Europea, ora invece, una barriera ed una scritta cirillica ci obbligano a fermarci: siamo al confine e speriamo, come abbiamo sentito dire, di non passarci tanto tempo! Un poco di apprensione, non lo nego, l'abbiamo avuta un pò tutti, la Russia è sempre una grande nazione, immensa, sconosciuta! Ma la fortuna ci assiste: l'attesa è veramente breve. Neanche due ore e non ci hanno neanche aperti i bagagli è proprio da raccontare! Eccoci in Russia e velocemente il pulmann, su una strada dissestata al massimo, ci porta nella città di San Pietroburgo. |
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San Pietroburgo, città costruita dallo zar Pietro il Grande all'inizio del 1700, destinata a diventare la capitale della Russia ma anche la città più occidentale ed europea degli zar, chiamata la Venezia del Nord perchè è attraversata da alcuni grandi fiumi che si dipanano in più di 600 canali. Non abbiamo potuto visitare tutte le bellezze che racchiude ma certamente le cose più importanti come l'isola delle Lepri, con la Fortezza dei SS. Pietro e Paolo; la Chiesa di Sant'Isacco e quella della Resurrezione; il Complesso Smolny e il Museo dell'Ermitage. Fuori la città abbiamo visitato il Villaggio degli Zar o di Puskin e il Palazzo di Petrodvorec. Che meraviglie! Rimane difficile dire cosa più è rimasta impressa nei nostri occhi, certo, quelle cupole a cipolla completamente dorate o come quelle della chiesa della Resurrezione con rivestimento multicolore realizzate con mattoni, ceramica, marmo e granito; gli interni con le grandi iconostasi;il giro in battello sulla Neva, sotto tutti quei ponti, contemplando le facciate dei palazzi più imponenti che sembrano farti rivivere le pagine di tanti capolavori russi come Guerra e Pace. L'Ermitage, uno dei più grandi musei del mondo iniziato nel 1764 da Caterina II e ricco di opere d'arte: Raffaello, Michelangelo, Tiziano, Leonardo, Rembrandt, Rubens, Picasso, Monet, ecc. Ma la città è anche molto attuale e .... con tutte le insidie che esistono nelle grandi città: il traffico è notevole e le strade si intasano di macchine tanto che il nostro pulmann spesso ha dovuto cambiare i suoi itinerari per non imbottigliarsi tra un ponte e l'altro. Ultima cosa da ricordare sono le tipiche notti bianche. E' incredibile la durata delle giornate estive: il sole che nei mesi invernali fa così poca mostra di sé, d'estate illumina la città in modo incredibile e proprio di notte la città si anima. Con la ripresa della navigazione delle grandi navi, i ponti si alzano uno dietro l'altro per consentire appunto alle imbarcazioni di scendere fino al Mar Nero. E' uno spettacolo da non perdere! Non voglio dimenticare di dire anche che siamo stati in tutto accompagnati da un tempo stupendo, sempre sole e cielo azzurro, e lo potete constatare anche dalle poche foto che vedete in questa pagina. Abbiamo preparato anche un DVD e a chi interessa può richiederlo. Mi rendo conto che è veramente poco quello che ho scritto ma come si possono raccontare dieci giorni e la visita a quattro nazioni in poco spazio? Non mi rimane che augurare anche a voi la possibilità di fare questo viaggio.... chissà forse potremo ripeterlo il porssimo anno! Un caro saluto a tutti da Gemma. |
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